14 novembre 2012

Becoming Jane


Molti sono i pareri controversi su questo film, c'è chi dice che è un capolavoro e c'è chi dice che quella rappresentata non sia la vera Jane Austen. Io sono del parere che ovviamente è stato molto romanzato quel poco che si sa della vita amorosa della scrittrice, infatti, come anche nel film viene accennato, le lettere che Jane scrive a sua sorella Cassandra vengono prontamente distrutte.

L'educazione sentimentale e la storia d'amore tra Jane Austen e Thomas Lefroy sono un modo per eviscerare la società e tutti i suoi inutili perbenismi. Si ritrae qui una Jane forte che rinuncia all'amore ed accetta fieramente la sua condizione, etichetta impostale dalla società, di vecchia zitella. Ma lei è forte anche perché diventa modello di emancipazione per tutte le donne inglesi.


Se non si vuole pensare al secondo scopo di questo film, prima citato, ci si può concentrare sulla storia d'amore tra i due protagonisti e ritrovarsi in Orgoglio e pregiudizio senza neanche accorgersene.
Molti infatti sono i rimandi, credo voluti, del regista agli altri film sui capolavori della Austen
La madre che assomiglia in tutto e per tutto alla signora Bennett, il fratello che richiama molto il Wickam del film del 2005, Lefroy che ha il carattere del signor Darcy facendo forse la sua stessa mutazione. 
Non ultimi i luoghi, come la casa di lady Gresham (interpretata da una sempre stupenda Maggie Smith) e le danze.
Da oscar secondo me il trucco finale in cui i protagonisti vengono invecchiati in un modo così realistico da non far pensare minimamente che quello sia un trucco di scena.


Ma tornando alla storia d'amore, questo film fa riflettere e ti dà un pugno nello stomaco in quanto si vedono due giovani belli e innamorati ostacolati, prima dagli amanti di lei, poi dalla famiglia di lui e in seguito dal conflitto ragione e sentimento che Jane ha nei confronti della famiglia del suo amato Lefroy.
Certo è che solo dalla penna di una donna così forte potevano nascere quei capolavori, in cui, inseriva quel lieto fine a cui lei aveva così prontamente rinunciato altruisticamente. L'eroina di ogni suo libro è sempre lei. L'unica cosa che resta da chiedersi è come si fa a sopravvivere amando e sapendo di essere amati ma senza poter condividere quell'amore.

Voto: 4/5

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